Tradizionalmente la modulazione ADSL(2+) consente due distinte modalità per la trasmissione dei dati: metodo INTERLEAVED e metodo FASTPATH, comunemente abbreviato in fast.
Fig. 1: InterleavedIn generale i dati non possono essere correttamente demodulati dal modem, se durante il transito dal DSLAM la quantità di bit persi supera una data soglia; inoltre brevi sequenze di disturbi sulla linea possono causare la corruzione dei pacchetti scambiati con eventuale necessità di ritrasmissione da parte di modem e/o DSLAM e rischio di rallentamento del flusso di dati scambiati.
Il primo metodo contribuisce alla tolleranza verso il rumore e gli errori trasmissivi in linee lunghe e/o disturbate. In sintesi consente di gestire i dati “spezzettandoli” in pacchetti di piccole porzioni in trasmissione e riordinandoli in ricezione: i dati, inizialmente contigui, vengano trasportati in un flusso non continuo/sequenziale. I dati trasmessi contengono bit aggiuntivi che consentono al modem di controllare il flusso e correggere una certa quantità massima di bit errorati, se necessario. Questo tipo di controllo degli errori è noto come FEC (Forward Error Correction). Quindi sulle linee particolarmente soggette a rumore o errori il metodo interleaveddovrebbe migliorare le prestazioni, poiché in trasmissione i dati, oltre ad essere “spezzettati”, sono anche “distanziati”.
In fig. 1 e fig. 2 1) sono schematizzati rispettivamente il meccanismo interleaved e l’effetto, per entrambe le entrambe le modalità, di disturbo impulsivo (burst di rumore) sui pacchetti trasmessi.
Fig. 2: Burst di rumore
In modalità fast il modem e/o il DSLAM non riescono a controllare e correggere i dati, e le informazioni devono essere ritrasmesse. Al contrario in modalità interleaved il modem e/o il DSLAM hanno la possibilità di ri-assemblare i dati e, se necessario, recuperare alcuni dei bit errorati. Questo migliora significativamente le prestazioni proprio laddove la stabilità delle linee è spesso messa a dura prova.
Il metodo interleaved ha una conseguenza potenzialmente negativa: “spezzettare”, riassemblare e demodulare i nuovi dati aumenta il tempo necessario per la trasmissione effettiva.
Lo stesso Forward Error Correction comporta per definizione un piccolo aumento di ritardo trasmissivo, dovuto al processamento dei bit di controllo, ed una piccola diminuzione di banda passante, dovuta al conseguente ulteriore overhead. L’aumento della latenza, entro certi valori, non pregiudica in maniera apprezzabile l’esperienza d’uso online quali navigazione, istant messagging oppure streaming, al contrario influenza in maniera significativa la fruizione di servizi time critical quali videogiochi multiplayer e VoIP. La modalità interleaved è sempre attiva e sacrifica latenza anche laddove la trasmissione non risulta errorata.
Interleaving depth
La profondità di interleaving definisce il numero di bit (o byte) in ogni blocco di dati. Il protocollo ADSL(2+) supporta vari livelli di interleaving, con profondità variabile da 1 (nessun interleaving) a 64, con valori intermedi di 4, 8, 16, 32, 64 per il downstream e 2, 4, 8 per l’upstream. Essa è strettamente correlata all’INP.
Interleaving delay
È il ritardo che definisce il mapping (spaziatura relativa) tra bit in ingresso e la loro collocazione nel flusso di bit in uscita. Può variare da 4,25 ms a 263,75 ms, oppure può essere nullo nel caso della modalità fast. A ritardo maggiore corrisponde spaziatura maggiore. Grazie ad esso è possibile proteggere la linea dai rumori ricorrenti.
Max interleaving delay
Definisce il tempo massimo per il ritardo di interleaving. Maggiore è l’interleaving delay, maggiore è la profondità di interleaving.
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